Alpi svizzere e antiche Terme di Craveggia


Alla scoperta di Bagni di Craveggia


In un pomeriggio di sole di settembre, in compagnia di un amico in sella ad una Yamaha MT03, partiamo alla scoperta delle antiche fonti termali di Craveggia, direzione Luino, costeggiamo il bellissimo tratto di Lago Maggiore incorniciato tra le montagne, superiamo il confine svizzero a Zenna e tutto d'un fiato arriviamo a Locarno.
Da quì proseguiamo verso la Valle Onsernone. La strada è stupenda, curve e tornanti si inerpicano tra foreste e cascate di acqua schiumosa e freschissima, dietro ogni curva si presenta un paesaggio da cartolina.
Il capolinea è il piccolo paesino svizzero di Sprugna, dove le nostre moto si devono arrestare di fronte alla sbarra chiusa di confine.
E' il momento di parcheggiare le moto e proseguire a piedi lungo un sentiero che, dopo un breve tratto di strada asfaltata ed a una mezzoretta di cammino, superata la vecchia caserma Osernone della guardia di finanza, ci conduce in riva al torrente Isorno, in territorio italiano.
Sulla sponda del fiume sorge un edificio abbandonato, piuttosto malridotto, che nasconde al suo interno una fonte termale conosciuta sin dal Medioevo. Quì nel 1823 venne costruito un albergo termale che non ebbe molta fortuna: distrutto nel 1881 da un incendio, ricostruito venne colpito da una valanga nel 1951, ed infine a peggiorare le condizioni l'alluvione del 1978.
All'interno di ciò che resta dell'edificio abbiamo trovato alcune vasche vuote, ma la vera scoperta è la grande vasca piena di acqua tiepida, sui 28 gradi, che occupa un intero locale. Peccato l'interno sia buio e non si riesca a vederne il fondo, altrimenti l'idea di un bagno avrebbe sicuramente preso il sopravvento...










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